La Polonia vieta per legge definire "polacchi" i campi di concentramento impiantati sul suo territorio dopo l'occupazione nazista. Una preoccupazione che sembra tendere però non solo a scaricare le responsabilità dell'olocausto ma anche a cancellare le innegabili connivenze e lo storico inspiegabile antisemitismo che, in tutto il mondo non solo in Europa, hanno favorito la persecuzione degli Ebrei e la criminale ricerca di una "soluzione finale".
sabato 3 febbraio 2018
DIMENTICARE PREGO
La Polonia vieta per legge definire "polacchi" i campi di concentramento impiantati sul suo territorio dopo l'occupazione nazista. Una preoccupazione che sembra tendere però non solo a scaricare le responsabilità dell'olocausto ma anche a cancellare le innegabili connivenze e lo storico inspiegabile antisemitismo che, in tutto il mondo non solo in Europa, hanno favorito la persecuzione degli Ebrei e la criminale ricerca di una "soluzione finale".
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