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mercoledì 13 novembre 2019

LA QUESTUA CHE SCOTTA


Sarebbe veramente molto triste dover scendere a patti con ArcelorMittal chè, più che scendere a patti, mi parrebbe un calare le braghe.
Peraltro la situazione non è semplice e soluzioni  sembra ce ne siano poche oggi dopo che la necessità di una politrica industriale seria, che preveda una presenza della mano pubblica per il controllo degli asset strategici e per la tutela del lavoro, è stata trascurata o dimenticata per anni.
Nell'immediato mi pare resti solo l'accorato appello di Conte alla generosità degli italiani (e della Cassa Depositi e Prestiti!).

lunedì 23 luglio 2018

PAURA DI NON VOLARE


Si parla insistentemente di interventi della Cassa Depositi e Prestiti a favore di Alitalia.
Non credo che i libretti e i buoni postali siano stati piazzati dalle PPTT come strumenti ad alto rischio.
Inevitabile quindi che, nel caso di operazioni sbagliate, i risparmiatori vengano tutelati a spese dello Stato e quindi dei contribuenti.
Inevitabile anche, come mi pare faccia oggi osservare De Bortoli, che gli eventuali aiuti concessi
ad Aziende come Alitalia vengano considerati dall' Antitrust dell'UE come illegittimi aiuti di Stato.
Inevitabile ancora che le conseguenti sanzioni ricadano nuovmente sui contribuenti.
Ma se si crede veramente nella capacità di gestire utilmente Alitalia,  non sarebbe meglio ricorrere
a strumenti di finanziamento tradizionali e trasparenti ?
Il fatto è che c'è un gran timore che non siano in molti a crederci mentre all'orgoglio nazionale fa
molto gola avere una  Compagnia di Stato.
Sulla nostra adesione al libero mercato poi non facciamo troppo gli schizzinosi.


domenica 22 luglio 2018

IL BANCOMAT DI SAN PATRIZIO


Il Mnistro Tria accetta il compromesso. Nella poltrona di Presidente andrà Fabrizio Palermo, attuale direttore finanziario, voluto dal M5S mentre alla direzione generale andrà Alessandro Rivera voluto dal Ministro dell'Economia. La tutela del risparmio, voluta dalla Costituzione, imporrebbe un uso molto prudenziale dei 300 miliardi di depositi gestiti dall'Istituto, che normalmente fungono da polmone di liquidità per le esigenze di cassa del Tesoro, ma non sarà facile sottrarsi alle esigenze di finanziamento per operazioni più a rischio (peraltro già avvenute in passato) magari con lo specchietto di una maggiore redditività.
Le raccomandazioni  non saranno mai troppe.