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sabato 23 febbraio 2019

IL SALARIO MINIMO


Continuano gli "affinamenti" della legge per il Reddito di Cittadinanza.
Si stabilisce che i futuri percettori  potranno anche  rifiutare  un'offerta di lavoro per un salario inferiore a 858 euro.
Giustissima la preoccupazione  dei legislatori che ovviamente si sono posti ora il problema che c'è una bella differenza tra una rendita e un salario ma sembra non ci si renda conto che oggi, specie i giovani, lavorano anche per molto meno.
Buona quindi l'intenzione ma temo che potrebbe essere un ulteriore  "aiuto" al lavoro nero come, a mio avviso, tutto l'impianto del "Reddito di Cittadinanza".
Che per la paura di corrisponderlo a chi non ne avrà diritto lo spenderà in buona parte nei controlli.

mercoledì 6 febbraio 2019

Il "NAVIGATOR" questo sconosciuto.


Voi avete capito cosa dovrebbe fare questa figura professionale ?
Io francamente no e temo fortemente che il tanto voluto Reddito di cittadinanza si trasformi in un grande pasticcio burocratico in cui i costi della struttura si mangino le già troppo poche risorse destinate ad alleviare le povertà.
Aver accomunato la sacrosanta lotta alla povertà alla altrettanto necessaria lotta alla disoccupazione è solo apparentemente una trovata, in realtà si rischia di non fare nè l'una nè l'atra.
 

mercoledì 23 gennaio 2019

RICORDANDO I DE REGE


Grande evento propagandistico del M5S per salutare il Reddito di Cittadinanza con la grande promessa che "nessuno rimarrà più indietro" smentita già nei fatti per l'incredibile comportamento inumano dello sbombero dei Centri di accoglienza. Quante riserve mentali su quel "nessuno", manca un punto interrogativo.

giovedì 3 gennaio 2019

PORTI CHIUSI ANCHE PER I NAVIGATOR


Se ho capito bene mancano i soldi per assumere i 4000 ´navigators´ necessari per trovare il lavoro ai percettori del Reddito di Cittadinanza.
Il Governo avrebbe pensato di riformare i Centri per l´impiego, da cui dovrebbero poi dipendere ma provvisoriamente di farli assumere dall´ARPAL che pero´ non ha neanche i soldi per pagare i suoi dipendenti (in larga parte precari) e per saldare i suoi debiti.
Si continua a creare strutture, si inventano sigle e nomi preferibilmente in inglese ma temo che finche´ manchera´ il lavoro vero si voglia far le nozze con i fichi secchi.


sabato 15 dicembre 2018

REDDITOCARD


Ecco un estratto del fascicolo istruzioni, stampato in 6 milioni di esemplari,  per ottenere la famosa "reddito card".
A parte gli scherzi ho sentito stamane che le card in questione saranno dotate di un microchip per evitare che i fortunati beneficiari possano spenderle nelle slot machines!
Mi sto chiedendo ancora se, come dicono a Genova (tradotto), "il droghiere non si stia mangiando lo zucchero".
Non ho nulla contro le carte di pagamento, che peraltro sono state una buona parte della mia vita lavorativa, ho molto da obiettare invece sulle modalità che si stanno inventando per erogare l'ormai famoso "reddito di cittadinanza".
Chi è in condizioni di povertà perchè senza lavoro ha diritto ad un lavoro e non ad un'elemosina erogata persino con l'elastico.
E finchè non esiste un'offerta di lavoro privato sufficiente deve essere creato lavoro di pubblica utilità ma retribuito in modo regolare.
Poi se i lavoratori vorranno  farsi il Bancomat ben vengano. 

venerdì 5 ottobre 2018

IL REDDITO PELOSO


Mi unisco al coro dei critici di ogni colore degli annunciati pasticciati criteri di somministrazione del "reddito di cittadinanza".
Non finirò mai di pensare che non servono le elemosine ma le retribuzioni per lavoro veramente prestato e dove non esista l'offerta di lavoro privato lo Stato (a costo uguale del reddito di cittadinanza ma con maggior ritorno di servizi) deve provvedere a crearlo; visto che, al momento, esiste ancora l'Art. 1 della Costituzione.
Senza contare il costo inutile di gestione delle famigerate "card", del controllo dei fannulloni, del necessario presidio dell'Unieuro e dei Tabaccai.
C'è da scommettere che chi comunque avrà bisogno di quel reddito non protesterà per l'umiliazione subìta così come non protesterà chi lo percepirà senza averne diritto visto che  alla necessità della lotta all'evasione non sembra crederci più nessuno.

martedì 2 ottobre 2018

REDDITO DI CITTADINANZA CARD ?


Ho sentito che si vorrebbe elargire il "reddito di cittadinanza" mediante l'accredito su una "card" specifica per poter poi controllare come verrà speso.
Mi chiedo chi può aver pensato ad una cosa così umiliante discriminante e stupida.
Non sarebbe meglio retribuire normalmente un "lavoro di cittadinanza" che oltre ritornare utile alla comunità escluderebbe la possibilità di lavorare contemporaneamente in nero?