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martedì 8 gennaio 2019
'A LIVELLA
Il Ministero dello Sviluppo Economico di Di Maio ha dato il via libera alle trivellazioni nel Mar Jonio addossandone però la colpa (o per molti il merito) ai Governi precedenti.
Non è la prima volta che sfrutto indegnamente la famosa poesia di Totò e me ne scuso, ma è proprio vero che davanti al business del petrolio molte differenze ideologiche scompaiono.
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domenica 28 ottobre 2018
PENALI PENOSE
Questo gasdotto s'ha da fare. E non tanto perché serve ma perché, dice Di Maio, il non farlo ci costerebbe 20 miliardi di penali che lui prima non conosceva.
Una giustificazione un po' incredibile che infatti ha provocato non solo le critiche dell'opposizione ma un grosso malumore dei 5stelle pugliesi.
Per me tutt'ora incomprensibile il rifiuto di prendere in considerazione la possibilitá di salvare capra e cavoli spostando il punto di sbocco del gasdotto. Ma qui bisognerebbe conoscere bene chi sono le capre e di chi sono i cavoli.
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mercoledì 14 febbraio 2018
L'ACCALAPPIA GAS
Un'altra brutta faccenda per l'ENI di Scaroni.
Erdogan minaccia di bloccare con la forza (e di fatto lo sta già facendo con le navi da guerra) le trivellazioni marine non autorizzate dalla Turchia per lo sfruttamento dell'enorme giacimento di gas su cui pare "galleggi" Cipro.
L'occupazione militare turca del 1974 che ha diviso l'isola tra Amministrazione greco-cipriota del sud e Amministrazione turco-cipriota del nord per ragioni principalmente etniche trova ora anche una ragione economica. E che ragione vista la prospettiva di una possibile autonomia energetica!.
mercoledì 12 ottobre 2016
TURKISH STREAM
Cancellato definitivamente il progetto del SOUTH STREAM che avrebbe dovuto collegare direttamente la Russia con l'Unione Europea eliminando ogni Paese extra-comunitario dal transito.
Putin ed Erdogan hanno infatti firmato l'accordo per il Turkish Stream che porrà la Turchia in una posizione evidentemente strategica e, aggiungerei io, anche un pochino delicata.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
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lunedì 18 aprile 2016
TUTTO GAS
Esito scontato di un Referendum male impostato che si sapeva avrebbe sommato ai fisiologici astensionisti anche i dubbiosi sull'abbandono di una fonte energetica e gli allarmati per la minacciata perdita di posti di lavoro.
Fermo il diritto di non votare resta lo scandaloso invito all'astensione da parte del Presidente del Consiglio e, peggio, da un ex Presidente della Repubblica.
sabato 13 febbraio 2016
LA TRIVELLA
Il Governo rifiuta la richiesta di abbinare il Referendum sulla trivellazione entro le 12 miglia in Adriatico (già autorizzata contro il parere delle regioni) con le Amministrative di Aprile.
Questo avrebbe fatto risparmiare tempo e denaro ma naturalmente il pericolo di raggiungere il quorum sarebbe stato più concreto.
Come altre volte ho constatato il popolo è Sovrano, ma l'Italia è una Repubblica.
lunedì 31 agosto 2015
GEO LOGICA
L'ENI scopre un enorme di giacimento di GAS nel Mediterraneo.
Rosee prospettive per il fabbisognio energetico futuro.
domenica 19 aprile 2015
GREEK STREAM
Putin sembrerebbe pronto ad anticipare 5 miliardi di Euro alla Grecia per l'accordo sul tracciato del nuovo gasdotto Turkish Stream dopo l'abbandono del progetto South Stream causato dalle sanzioni alla Russia. Tsipras sembrerebbe così aver trovato una soluzione alla crisi di liquidità. In Europa Shäuble, a denti stretti, si dice contento.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
martedì 2 settembre 2014
LA CONTROMOSSA
Dopo 10 anni di difficili trattative la crisi ucraina favorisce l'accordo trentennale per la fornitura di gas russo alla Cina e probabilmente determina l'addio delle speranze di collocare la Russia più nell'area europea che in quella asiatica.
Cui prodest ? Di certo non alla popolazione ucraina russofona o no che probabilmente questo problema non se lo era ancora posto e che non immaginava certo fosse così facile precipitare dalla pace alla guerra.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
giovedì 28 agosto 2014
L'INTRIGO UCRAINO
La candidatura della Mogherini dapprima contrastata perchè considerata troppo vicina a Putin viene ora come il cacio sui maccheroni soprattutto alla Merkel che da un lato deve far finta di approvare le sanzioni minacciate dagli USA e dall'altro teme le conseguenze catastrofiche di una guerra anche solo economica con la Russia.
In realtà il gas puzza, ma serve, oh se serve!
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
martedì 20 maggio 2014
COM'E' PROFONDO IL MARE
Che l'Italia da tempo galleggiasse su un mare di qualcosa il sospetto c'era.
Prodi oggi svela che l'elemento è il petrolio.
Poco tempo fa Obama rivelava che gli USA, lungi da essere alla canna del gas, lo potrebbero addirittura esportare.
Tralasciamo per un momento i problemi geologici e ambientali ma non si vergognano di aver fatto sempre credere a Putin di essere indispenssabile?
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