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giovedì 11 giugno 2020
GLI STATI CAPORALI
Forse battezzare come "Stati Generali" la convocazione a Villa Pamphili delle parti politiche e dei corpi intermedi non è stata un'idea felice.
Non che la situazione italiana attuale sia meno critica di quella francese nel 1789 ma a Luigi XVI non aveva portato molta fortuna.
Già piovono le critiche per l'ubicazione, le lamentele per chi non si è sentito convocato e le defezioni di chi, ricordando Moretti, spera di essere notato di più se non partecipa.
Io spero solo che non ne escano solo parole ma il disegno del Paese che si vuole far rinascere; non già la soluzione immediata per la miriade di problemi che abbiamo ma i princìpi ideali che manterremo per risolverli.
venerdì 8 maggio 2020
PRENDERE O LASCIARE
E' certo che con questa pandemia molti nodi vengono al pettine, altro è pensare che vengano sciolti.
Si scopre che abbiamo un bisogno estremo dell'immigrazione meglio però se fintamente non autorizzata chè altrimenti dovremmo garantire condizioni di vita decenti e paghe dignitose, e addio guadagno esagerato.
In realtà abbiamo sempre fatto finta di non sapere, come diceva lo svizzero Max Frish parlando della forza lavoro italiana :"volevamo braccia, sono arrivati uomini".
Ma oltre venire al pettine questi nodi si scioglieranno? No.
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domenica 13 ottobre 2019
WESTERN ALL'ITALIANA
A Terracina arrestato un imprenditore (?) agricolo che sparava ai braccianti per farli lavorare di più.
lunedì 13 agosto 2018
TODOS CABALLEROS
A me

martedì 5 giugno 2018
STRANGE FRUITS
L'assassinio di Soumaila Sacko ricorda troppo la persecuzione razzista negli Stati del Sud.
Un raccoglitore di cipolle per 2,5 euro all'ora che cercava anche di difendere i diritti dei propri compagni.
"Strange fruits" cantava l'indimenticabile Billie Holiday riferendosi ai poveri corpi dei negri impiccati nelle spedizioni "punitive"del Ku Klux Klan.
Possiamo anche estendere il significato agli strani frutti che sta producendo l'ondata xenofoba, razzista, il ritorno delle ideologie nazionalistiche, l'intolleranza causata dalla paura per lo straniero quando la paura dovrebbe farcela più chi sta facendo affari d'oro con lo sfruttamento incivile dell'immigrazione.
domenica 28 gennaio 2018
SPREMUTI
Sono otto anni esatti dalla rivolta dei lavoratori stagionali di Rosarno vittime del lavoro nero, mal pagati e costretti a vivere in condizioni disumane e l'incendio con vittima di due giorni fa ha costretto, anche chi avrebbe preferito di no, a portare alla luce il fatto che non è cambiato nulla, anzi!
La velocità con cui si è tirato su un nuovo capannone dotato di brandine e trovata una struttura già disponibile è disarmante di fronte a otto anni di silenzio e finta dimenticanza. Vergogna!!!
lunedì 23 ottobre 2017
LA CATENA LUNGA
Quanti ricordano la morte per infarto di Abdullah Muhamed mentre raccoglieva pomodori sotto il sole cocente di Nardò, senza contratto per 2 euro all'ora? Caso esemplare ma purtroppo non certo isolato.
Il 19 ottobre è stata approvata una nuova legge sul caporalato che prevede l’inasprimento delle pene, anche per le aziende che si servono di intermediari illegali ma fermandosi al primo anello della catena.
La procura di Lecce però non si ferma a questo ritenendo che la responsabilità vada anche estesa a tutti gli anelli della catena di beneficiari dello sfruttamento ivi comprese le grosse Aziende di trasformazione finale. Possono non sapere?
lunedì 20 marzo 2017
EQUINOZI
Pensavo di pubblicarla domani ma ho saputo che quest'anno l'equinozio di primavera non è il 21 ma il 20 cioè oggi.
Buona Primavera a tutti.
lunedì 25 gennaio 2016
CULTIVAR
E' di stamane la notizia dell'arresto di un potenziale "foreign fighter" in Calabria.
Nella stessa operazione la GDF scopre per caso lo sfruttamento di braccianti stranieri addetti alla raccolta degli agrumi pagati (si fa per dire) a 1 euro all'ora, per più di 10 ore di lavoro, senza pausa e, naturalmente, senza alimenti.
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venerdì 16 maggio 2014
INDIGNAMOCI
La notizia presa dal Manifesto e rilanciata a Primapagina di Radio3 sugli "schiavi" dell'Agro Pontino, dopati per poter sopportare un maggiore carico di lavoro nella raccolta dei pomodori, mi ha ricordato questa vignetta che avevo fatto in occasione di una protesta di questi poveri lavoratori proprio per le condizioni di lavoro a cui erano sottoposti. Evidentemente la protesta aveva avuto un esito positivo.
venerdì 16 gennaio 2009
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