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mercoledì 2 settembre 2020

METTIAMOCI LA FACCIA


 
Sembra ormai un coro: "cosa aspettiamo a prendere questo MES? ".
E' vero, 26 miliardi  ci vengono offerti praticamente gratis  come peraltro anche la parte cospicua non a fondo perduto del NEXT GENERATION EU.
Senza garanzie reali ma con una enorme dose di credibilità da pedere.
 Il motivo (penso e spero che questa sia la difficoltà del Governo) è che restano sempre dei prestiti e come tali vanno restituiti anche se per fortuna con tempi lunghi.
Nessuno vuol parlare di nuove tasse ma allora, se vogliamo approfittare di questa irripetibile occasione non possiamo pensare di farlo senza un piano serio di riforme per la crescita, impegnativo per chi lo presenterà ma anche per tutto il Paese.

lunedì 29 giugno 2020

LA CASA NEL MIRINO


Pare che il Governo alle prese con una manovra estremamente difficile abbia nuovamente messo nel mirino la prima casa.
Una misura, quella della reintroduzione dell'ICI, a mio avviso più che probabile.
Gli indugi di Gualtieri e Conte su accettare il  MES non sono certo dettati dalla possibilità che potremmo fare a meno di quei 36 miliardi quanto dal fatto che, essendo un prestito, dovremo poi anche restituirlo.
Non tanto obbligati dalle condizioni, forse inesistenti nè dalla paura della Troika quanto, spero, dalla voglia di essere seri.

sabato 20 giugno 2020

DO UT MES


Prosegue la difficile trattativa sulle misure del Recovery Fund inventato da Francia e Germania, esteso da una Ursula Von der Leyen molto generosa ma osteggiato dai famosi Paesi frugali del Nord.
La Merkel prende tempo e cerca di mediare ma a complicare il problema resta il rifiuto italiano ad utilizzare intanto i fondi del MES.
Non tanto per il costo e neanche tanto perchè sono un prestito quanto per le condizionalità  in materia di sovranità che, a parere di alcuni, continuerebbero a permanere  nel meccanismo del Fondo Salva Stati.
Una posizione che non fa che aumentare i sospetti sull' Italia "sprecona" (purtroppo qualche volta giusti) ma che oggi obbligatoriamente dovremo cercare di smentire.

lunedì 11 maggio 2020

LA CONVERSIONE

 
Il passaggio da un "no" perentorio ad un possibile voto favorevole in Parlamento all'utilizzo del finanziamento del MES è sicuramente frutto di una più pragmatica linea politica che  Vito Claudio Crimi, capo politico ad interim del M5S, sta cercando di applicare.
Pur restando naturalmente fedele ai princìpi fondatori del Movimento.

mercoledì 22 aprile 2020

LA PENISOLA CHE NON C'E'


Quasi il 50 % degli italiani sembrano molto attratti dalla favola cantata dai leghisti circa la convenienza di uscire dall'Euro e dall'Unione.
L'idea  che l'Italia riuscirebbe a far fronte da sola alle esigenze che si stanno già presentando e che diventeranno ancora più gravose è sbagliata  e rischia di trasformarsi in un un pericoloso salto nel buio. Quel Paese non esiste.
Questo non vuol dire che non si debba continuare ad esigere che questa situazione venga risolta in termini politici dall'Unione e non solo in termini finanziari dalla BEI o dal MES.
(mi scuso con Bennato per la parodia)

lunedì 20 aprile 2020

MUTATION


Due i grossi pericoli della pandemia in atto.
Il primo è che il COVID19 continui a mutare rendendo sempre più difficile la scoperta di un vaccino.
Il secondo è che la necessità di far fronte alla prevedibile crisi economica porti ad un aumento incontrollato del debito pubblico e non solo quello italiano anche se purtroppo considerato il più contagioso. Ma non sarà certo l'abolizione delle clausolette scritte in piccolo a rendere il MES una cura efficace.
A mutazione mutazione e mezza direbbe Pertini, è l'Unione Europea che deve mutare.

mercoledì 15 aprile 2020

NON SPARATE SUL MES



Ho molti dubbi sulla  scelta di intervenire in quella che è senza dubbio la più grossa crisi economica mondiale mai vista con la concessione di prestiti che, pur a condizioni stracciate, devono prevedere la restituzione.
Questo comunque, senza modifiche sostanziali al patto di solidarietà dell' Unione, è quello che oggi può offrire il convento.
Forse tuttavia ci si sta rendendo conto che Conte non ha poi così torto nel chiedere uno strumento di intervento più adeguato  consapevolmentee che sarà difficile, non solo per l'Italia ma per tutta Europa, riuscire ad onorare nei prossimi anni i prestiti e sperare nella crescita.
Se rifiutare il MES  può far parte della tattica per convincere tutti i partner dell'Eurogruppo ad aprire a soluzioni diverse farlo per spingere verso l'uscita dall'Euro oggi sarebbe  da irresponsabili.

sabato 11 aprile 2020

DECISIONI "STORICHE"


Non è  il MES che è sbagliato, purtroppo molti vorrebbero che l'Unione Europea fosse diversa da quella che è (io sono tra quelli) ma non è così. Oggi è tenuta insieme solo dalla moneta unica e nessuno Stato ha la libertà di emetterne quanta ne vorrebbe ma tutti hanno accettato regole precise a riguardo.
E in situazione normale il Meccanismo Europeo di Stabilità è perfettamente congegnato per evitare che l'inflazione generata da qualche "falsario" ricada su chi invece rispetta le regole di una normale crescita.
Ma siamo in una condizione che possiamo definire "normale" ? Io penso di no e sono convinto delle ragioni di Conte (non di Navarra) nel cercare di convincere Bruxelles sull'esigenza, che presto non sarà solo italiana, di affrontare la ripresa post pandemica con strumenti diversi dai prestiti grazie al fatto che l'Europa intera se lo può permettere, i singoli Stati no.

venerdì 10 aprile 2020

ROTTA NORD


Rutte e la Merkel tengono duro. All'Eurogruppo raggiunto un compromesso solo per quanto riguarda l'utilizzo di fondi MES destinati solo alle spese sanitarie legater alla pandemia. Resta  il veto all'emissione di titoli garantiti dall'Unione. Qualunque altro aiuto al momento resterebbe sempre vincolato al PIL di ogni singolo Paese come non si sapesse che stiamo andando verso la collisione con lo scoglio di una spaventosa decrescita non solo per la solita Italia ma per tutta l'Unione Europea.
L'unica salvezza sarebbe quella di cambiare rotta anche con i criteri di misurazione della vera ricchezza visto che il COVID19 ci sta aiutando a capire meglio cosa sia.

martedì 3 dicembre 2019

AL BUIO


Conte ha spiegato in Parlamento che il pericolo sollevato da Di Maio di andare a firmare al buio l'accordo sul "Salva Stati" non è reale. O meglio se ci andiamo al buio la colpa è di chi non ha voluto per tempo interessarsi del problema e capire una volta per tutte che dobbiamo principalmente risanare le nostre finanze mediante politiche più accorte senza accusare il destino (in questo caso il MES) cinico e baro.

lunedì 2 dicembre 2019

QUALE EUROPA ?


Varata la nuova Commissione Europea ora un difficile compito attende Ursula Von der Leyen per cercare di trasformare l'attuale Unione Europea, tenuta insieme solo dalla moneta unica, in una vera Comunità basata su una sempre maggiore integrazione politica.   Macron e Merkel stanno preparando a questo proposito un documento che verrà presentato nel 2020 e già sarebbe un gran risultato se riuscuranno ad esprimere una loro visione comune.
Sta per essere discusso e io spero approvato il cosiddetto Salva Stati (MES) ma chi sta pensando ad un Salva Europa?