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giovedì 30 aprile 2020
INCONTRI RAVVICINATI
E' certo che dal punto di vista tecnico l'utilizzo delle tecnologie oggi possibili consentirebbe il controllo degli spostamenti e delle contiguità molto utili per la tracciatura dei possibili contagi operati inconsapevolmente da chi fosse individuato come portatore di virus.
Di fronte all'utilità di questa informazione e con le dovute precauzioni circa la conservazione dei dati, io non avrei nulla da dire salvo il fatto che si riesca veramente poi ad andare dietro tutti i possibili contagi ed ai successivi effetti.
In caso contrario avremmo solo speso inutilmente del denaro.
Sarebbe bene veramente che l'applicazione fosse ampiamente diffusa e che funzionasse il più possibile in modo anonimo ma automatico.
A chi è preoccupato dei riflessi sulla privacy mi sentirei di assicurare che, al massimo, potrà essere rilevato un tocco di gomito.
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domenica 27 ottobre 2019
ODIATORI ANONIMI
Liliana Segre ha rivelato di ricevere più di 200 insulti via "social" istiganti all'odio razziale.
Quanti di questi siano immessi da "persone" reali, ancorchè un po' disturbate, e quanti invece prodotti automaticamente da generatori software creati per deprecabili interessi politici non è dato di sapere.
Resta il fatto che l'anonimato protegge questi fini e non certo la libera informazione che dovrebbe essere il vero obbiettivo del WEB.
E' vero che ogni provider di Internet (sia per il cellulare che per l'ADSL casalingo) deve, per la legge italiana, identificare e registrare i richiedenti e renderli visibili eventualmente alla Polizia Postale, ma
le successive aperture di Accounts possono essere fatte con pseudonimi o nick name in numero illimitato presso siti ubicati nel mondo che rendono difficile se non impossibile risalire alla persona fisica.
E' per questo che, probabilmente in contrasto con molti, appoggio il tentativo della Senatrice Monica Cirinnà (a sua volta vittima di messaggi allucinanti) di portare alla discussione del Parlamento il disegno di Legge sull'anonimato in rete.
domenica 30 settembre 2018
IL CONFESSIONALE
Zuckerberg ammette che Facebook ha subìto un altro "furto" di 50 milioni di profili utenti.
Mentre capisco la sua preoccupazione non mi pare che questo rappresenti veramente quell'attacco alla privacy mondiale generalmente paventato.
Quei dati li abbiamo volontariamente forniti noi, spesso anche con un pizzico di vanità, e sono utilizzati normalmente dalla più grande piattaforma di Social Network che li conserva gelosamente; non per uno scrupolo morale ma sempricemente per fare utili vendendo le nostre preferenze, le nostre debolezze, le nostre immagini e i nostri riferimenti ai propri clienti.
Amen.
giovedì 22 marzo 2018
GIORNATA MONDIALE DELL'ACQUA 2018
Zuckerberg ammette le proprie responsabilità nella perdita del controllo dei dati sensibili dei propri clienti.
(CARTOONMOVEMENT)
mercoledì 21 marzo 2018
DO YOU LIKE ?
Lo scandalo della Cambridge Analytica mette in luce una realtà che peraltro dovrebbe essere ormai a conoscenza di tutti gli utilizzatori delle piattaforme social.
Che i nostri "like" o i percorsi delle nostre navigazioni o ancora le nostre ricerche vengano utilizzati da chi ci offre un servizio apparentemente gratuito è, penso, noto da tempo e accettato.
Pare che con soli 75 "like" il software della Cambridge Analytica dipinga il nostro ritratto psicologico meglio di Freud.
C'è poco da fare e non credo che problema siano solo i cosiddetti "social". E' la rete bellezza.
(CARTOONMOVEMENT)
lunedì 13 febbraio 2017
OSSERVATI
Lo strapotere dei Social Media comincia ad essere preoccupante.
Ma non siamo forse noi a proccuparci un po' troppo poco della nostra privacy?
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
giovedì 12 gennaio 2017
RASSEGNAMOCI
E' chiaro che tra tutti i debitori di una Banca ci siano quelli fisiologici cioè quelli che non hanno potuto rientrare nel debito per motivi contingenti. Ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Molto semplicemente ciò che sarebbe bene appurare (in particolare per il MPS ma per tutte le Banche in difficoltà), non è tanto il nominativo del debitore quanto il reale utilizzo dei fondi elargiti che, in molti casi, l'unica impresa che hanno finanziato è quella del nascondimento in qualche paradiso fiscale a nome di qualche fiduciaria blindata.
Per me è un problema di Magistratura prima che di giornali, per altri essenziale una bella Commissione d'Inchesta.
mercoledì 11 gennaio 2017
OPERAZIONE OCCHIO NERO
Il capo della Polizia Franco Gabrielli "premia" il Capo della Polizia Postale Roberto Di Legami "responsabile" della brillante operazione di antispionaggio cibernetico con ... la destituzione.
lunedì 9 gennaio 2017
PERFETTAMENTE COMPRENSIBILE
"Sarebbe giusto che il ripianamento dei crediti inesigibili a spese dello Stato rendesse anche pubblico l'elenco dei debitori insolventi che hanno portato il MPS (e non solo) al dissesto". Così Patuelli, Presidente dell'ABI, che contemporaneamente ammette che per farlo ci vorrebbe una legge.
In effetti se non crolla presto il castello di guarantige costruito negli anni a favore dei grandi malfattori pubblici e privati sarà tutto il paese a crollare.
sabato 20 febbraio 2016
INACCESSIBILE
Prosegue il braccio di ferro tra l'FBI e la APPLE che continua ad affermare l'impossibilità di violare i propri dispositivi per leggere i dati memorizzati all'interno degli stessi.
Vero o non vero è certo che la tutela della privacy è tanto importante quanto la sicurezza, ma altrettanto importante è potersi fidare di chi la gestisce.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
sabato 25 luglio 2015
A BUON ASCOLTATOR ...
Nel provvedimento sulle intercettazioni, approvato in Commissione, spunta l'ombra della galera per chi utilizzasse le intercettazioni ambientali in modo improprio. Pena prontamente considerata eccessiva anche dal Ministro Orlando che promette revisioni più moderate in Parlamento ma che intanto preparano la strada. La necessità di una seria normativa a tutela della riservatezza non sembra potersi disgiungere dalla tremenda voglia di eliminare uno dei più validi strumenti di lotta alla corruzione.
giovedì 26 marzo 2015
PATRIOT ACT DE NOANTRI
Penso che oggi la decisione di poter entrare maggiormente nella privacy dei cittadini non susciterà un grosso scandalo. Tutto sommato il clima creato dai fanatici dello Stato Islamico è tale che il costo di una maggior sicurezza verrà pagato con piacere.
Ma la corruzione non sta forse provocando danni equiparabili a quelli del terrorismo?
E allora come si giustificano tutti gli ostacoli alle intercettazioni ambientali collegate al perseguimento del malaffare?
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giovedì 14 novembre 2013
HOMO PRISM
Alla faccia della Privacy le ragioni più o meno buone della sicurezza si sono sposate con quelle del consumismo.
Grazie all'innovazione tecnologica Servizi Segreti, Social Network, Internet Provider ecc. ecc. raccolgono instancabilmente ogni nostro movimento, ogni nostra conversazione, ogni nostra preferenza, ogni nostro acquisto, probabilmente il nostro stato di salute e quant'altro, il tutto al fine di sapere se siamo composti più di "uno" o più di "zero".
domenica 17 luglio 2011
LE ORECCHIE TROPPO LUNGHE
Le orecchie troppo lunghe dei suoi giornali mettono nei guai Rupert Murdoch.
Le scuse pubblicate su una intera pagina dei più importanti quotidiani inglesi e le dimissioni della protetta Rebeka Brooks non sembano sufficienti a placare l'indignazione generale sollevata dalle spregiudicate violazioni alla privacy venute recentemente alla luce.
mercoledì 19 maggio 2010
INFORMAZIONE PRIVATA
Difficile il compromesso tra diritto alla privacy e diritto all'informazione.
Correttissima l'intenzione di proteggere gli innocenti ma a patto che a beneficiarne non siano i soliti "ignoti".
martedì 5 gennaio 2010
BODY SCANNER

venerdì 12 giugno 2009
INDIZI

Forse esistono anche esigenze reali in tutela della privacy (che peraltro poteva essere realizzata in altro modo) ma alcuni aspetti del DDL che limiterà le intercettazioni e la libertà di stampa , passato alla Camera anche con l'avallo di diciotto franchi tiratori dell'opposizione, sono un po' preoccupanti
martedì 17 giugno 2008
I PREGI DELLA PRIVACY
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