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martedì 27 giugno 2017
IL PUBBLICO PAGANTE
E' possibile che il salvataggio delle due grandi Banche venete sia da fare a qualunque costo.
Troppi i pericoli di un rischio sistemico (e non solo per l'Italia).
La novità è che la UE sta accettando obtorto collo un metodo diametralmente opposto alla logica del rigore. Sarà anche per l'abilità di Padoan ma probabilmente a Bruxelles si sta meditando di più sui danni dell'austerità e su quel pasticciaccio brutto del Bailin.
Interverrà Pantalone, come sempre avvenuto in Italia, ma c'è poco da ridere: mancano infatti sulla scena, a prendere bastonate, gli innumerevoli furboni del quartierone.
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sabato 24 giugno 2017
UN EURO
L'offerta simbolica di Banca Intesa per acquistare Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca appare quasi offensiva. Un solo Euro sembra infatti un po' poco ma credo che la situazione della liquidità non sia proprio entusiasmante dopo che numerosi furbetti hanno fatto sparire diversi miliardi di crediti che, per capire quanto siano esigibili, Banca Intesa non vuole nemmeno tentarne il recupero.
Il neo sta nel fatto che non essendo un Istituto di beneficenza non solo non vuole i Crediti deeriorati ma non vuole nemmeno i debiti verso gli Obbligazionisti Subordinati nè probabilmente un certo numero di dipendenti in esubero.
A questi dovrà pensare la grande mamma della collettività. E il motivo dello scandalo è solo perchè questo, da evento necessario e straordinario in altri tempi, è diventatola regola grazie alla grande disonestà raggiunta negli ultimi anni della classe politica e dirigente del Paese.
venerdì 30 dicembre 2016
IL RIGIDO SCHÄUBLE
Il Ministro delle Finanze tedesco ha sempre più il dente avvelenato contro l'Italia.
All'inaspettato maggior aumento di capitale imposto al MPS da parte della BCE aggiunge il suo monito "vigileremo che l'Italia rispetti rigidamente le regole di stabilità".
Vero che buona parte dell'instabilità del Sistema Bancario Italiano deriva dalle cattive e colpecvoli gestioni e dall'incapacità o connivenza di chi doveva controllare, ma le regole del BAILIN, che Shäuble ha imposto ritenendo di aver sistemato (con soldi pubblici) il Sistema Bancario Tedesco, in realtà non fanno che aumentare la diffidenza dei risparmiatori ed accrescere il pericolo delle crisi di liquidità. Vigili pure ma non solo sull'Italia.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
giovedì 20 ottobre 2016
VOLUNTARY DISCLOSURE
Non invidio Padoan.
Per far quadrare i conti quando le entrate sono inferiori alle uscite ci vorrebbe un prestigiatore non un economista.
Difficilmente i proverbiali "soldi nel materasso" usciranno allo scoperto.
In larga parte sono prodotti dal grande malaffare, con materassi ubicati all'estero, e a cui spero non si voglia promettere anche l'immunità perenne.
Molti derivano dalle attività artigianali spinte al "nero" dalla crisi lavorativa e da una poco lungimirante fiscalità e che quindi verosimilmente non troveranno a breve condizioni diverse.
Altri perchè, perfettamente puliti, si ritengono sicuri più nel materasso che nelle Banche dopo che le stesse hanno abbondantemente provveduto in proprio alla perdita di credibilità con l'aggiunta finale del demenziale Bailin europeo.
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sabato 9 luglio 2016
TUTELA DEL RISPARMIO
L'Italia tutela il Risparmio, lo dice la nostra Costituzione e lo continuano a ripetere Visco e Patuelli. Ma vaglielo a dire a Dijsselbloem dopo che il nostro Parlamento ha approvato a larga maggioranza le misure previste dalla UE, più note come BAILIN.
Ed è mai possibile che Banca Italia e ABI non abbiano saputo intervenire in tempo?
Misure probabilmente perfette dal punto di vista matematico, ma di una lungimiranza da talpa miope, che rischiano non solo di mettere in crisi il nostro Sistema Bancario ma l'intero mercato del credito europeo per i timori che hanno saputo produrre nei risparmiatori.
L'Europa ha bisogno di crescita? E allora, mentre rivede i suoi meccanismi paralizzanti, trovi modo di inserire la tutela del risparmio anche tra i suoi obbiettivi primari. Ché tutto quello che, solo teoricamente, potrebbe toccare le tasche dei contribuenti (tedeschi), sarebbe ampiamente ripagato da una sicura e duratura ripresa economica.
E poi affidi la vigilanza bancaria in mani capaci e sicure.
mercoledì 6 luglio 2016
SOFFERENZE
Il problema delle sofferenze bancarie è realmente enorme. Dopo aver concesso crediti, senza alcuna copertura reale e sapendo in anticipo che non sarebbero mai stati restituiti, ad amici e a se stessi, gli amministratori di molte banche le hanno messe in grosse difficoltà di bilancio, complice anche la pelosa cecità degli organi di vigilanza.
Ora si cerca di correre ai ripari sperando nella costituzione di Bad Banks che dovrebbero farsi carico di recuperare il maltolto. Meglio sarebbe rintracciare i Bad Clients.
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mercoledì 13 aprile 2016
BED BANK
La soluzione di favorire con garanzie privato/pubbliche (fondo Atlante) chi si accollerà il compito di sollevare le Banche dai crediti in sofferenza non sembra convincere ancora il Mercato.
Temo che, purtroppo, nell'incertezza del risanamento del Sistema Bancario grazie al non proprio disinteressato intervento delle BAD BANK, i risparmiatori si rivolgano sempre più al materasso.
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
giovedì 11 febbraio 2016
FACILE NO?
Il Presidente della Bundesbank Weidmann ha giustamente criticato la richiesta di modifica del sistema di protezione contribuente (tedesco), lanciata dal Sig Visco, quando i buoi sono scappati.
Tuttavia la sua proposta illuminata per un unico Tesoro e delle Finanze nella UE è stato lanciata, abbastanza stranamente, un solo giorno prima che la notizia delle grandi difficoltà della Deutsche Bank.
Vuoi vedere che Pierino s'è accorto del lupo?
(votabile su CARTOONMOVEMENT)
lunedì 23 novembre 2015
CHI PUO' SI SALVI
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il provvedimento con cui, a spese del Sistema Bancario Italiano, verranno salvate le prime quattro Banche a richio di fallimento.
Siccome che tra queste c'è anche la Popolare dell'Etruria il Ministro Elena Boschi, al momento dell'approvazione, è uscita dall'aula.
Il signorile gesto con cui ha allontanato il maligno sospetto di conflitto di interessi (suo papà è stato Vice D.G.dell'Istituto) è stato molto apprezzato in sede governativa.
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