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venerdì 15 maggio 2020

PAURA DI NON VOLARE


Non c'è settore immune dal Coronavirus. Per le Compagnie Aeree in particolare si prospetta una profonda crisi. Difficile che anche dopo il fermo dovuto al controllo dei contagi i voli possano riprendere come prima. Sia per il probabile timore dei passeggeri che per la diminuzione obbligata dei posti gli aerei potrebbero dover viaggiare quasi vuoti e quindi, senza un aiuto da parte pubblica, ciò non sarebbe economicamente sostenibile.
Alitalia dovrebbe essere vantaggiata grazie all'esperienza accumulata da parecchi anni.

giovedì 7 novembre 2019

COSI' NON VA


Come si supponeva non è solo la mancanza dello scudo penale a causare la disdetta del contratto di acquisizione dello stabilimento di Taranto. I franco-indiani di ArcelorMittal fatti i conti hanno capito che così com'è oggi l'ILVA non è un affare punto.
Tutte le considerazioni sui livelli occupazionali e sulle bonifiche ambientali per queste enormi imprese multinazionali non contano nulla e lo sappiamo tutti e da tempo ma ciò non sembra aver fatto mai capire alla nostra classe politica la necessità di una politica industriale in cui la mano pubblica non serva solo per la cassa integrazione "a babbo morto" ma pesi nei Consigli di Amministrazione per vedere un po' più lontano dal semplice maggior profitto.
Perchè parlare sempre  solo di nazionalizzare o privatizzare ? Si deve per forza regalare o prendersi sempre il carico intero di gestioni sbagliate? Non esistono soluzioni diverse senza parlare di
Comunismo o eccesso di Statalismo? Chiedere in Francia o in Germania.

mercoledì 10 luglio 2019

AIR MEF


Sembra ormai che l'unica soluzione possibile per il salvataggio di Alitalia sia l'intervento di FS e Tesoro almeno al 51%.
Non sono di principio contrario alla gestione pubblica dei servizi e dei beni strategici  lo scandalo è quando, come in questo caso, ci si arriva dopo aver buttato miliardi in tentativi di (mala) gestione "privata".
Sarebbe anche bello che non ci si rassegnasse alla falsa convinzione che tutto quello gestito dal pubblico debba essere necessariamente inefficiente e in perdita e viceversa.

lunedì 23 luglio 2018

PAURA DI NON VOLARE


Si parla insistentemente di interventi della Cassa Depositi e Prestiti a favore di Alitalia.
Non credo che i libretti e i buoni postali siano stati piazzati dalle PPTT come strumenti ad alto rischio.
Inevitabile quindi che, nel caso di operazioni sbagliate, i risparmiatori vengano tutelati a spese dello Stato e quindi dei contribuenti.
Inevitabile anche, come mi pare faccia oggi osservare De Bortoli, che gli eventuali aiuti concessi
ad Aziende come Alitalia vengano considerati dall' Antitrust dell'UE come illegittimi aiuti di Stato.
Inevitabile ancora che le conseguenti sanzioni ricadano nuovmente sui contribuenti.
Ma se si crede veramente nella capacità di gestire utilmente Alitalia,  non sarebbe meglio ricorrere
a strumenti di finanziamento tradizionali e trasparenti ?
Il fatto è che c'è un gran timore che non siano in molti a crederci mentre all'orgoglio nazionale fa
molto gola avere una  Compagnia di Stato.
Sulla nostra adesione al libero mercato poi non facciamo troppo gli schizzinosi.


mercoledì 11 aprile 2018

LA VICENDA TIM TELECOM


L'entrata in gioco del Fondo americano ELLIOT e l'intervento pubblico attraverso la Cassa Depositi e Prestiti rilanciano la possibilità di scorporare la rete fisica telefonica dai servizi attualmente offerti da TIM e quindi sottrarne il controllo alla francese VIVENDI.
Che la privatizzazione di TELECOM ai tempi di Colaninno sia stata un disastro tutti sono d'accordo.
In realtà è stata una furba operazione finanziaria che ha fatto guadagnare fior di miliardi a qualche grande  privato, ne ha fatto perdere altrettanti alle banche e quindi a tanti piccoli privati e ha distrutto un patrimonio enorme di risorse umane e tecnolgiche.
Io sono propenso a credere che lo Stato non dovrebbe privarsi del controllo delle strutture strategiche come le reti lasciando pure che i servizi sulle stesse vengano fornite dall'iniziativa privata in libera concorrenza.
Bene quindi (per me) che lo scorporo della rete Telecom da TIM la riporti sotto il controllo pubblico ma guai se  questo nascondesse una ennesima occasione di speculazione.