martedì 5 giugno 2018

STRANGE FRUITS


L'assassinio di Soumaila Sacko  ricorda troppo la persecuzione razzista negli Stati del Sud.
Un raccoglitore di cipolle per 2,5 euro all'ora che cercava anche di difendere i diritti dei propri compagni.
"Strange fruits" cantava l'indimenticabile Billie Holiday riferendosi ai poveri corpi dei negri impiccati nelle spedizioni "punitive"del Ku Klux  Klan.
Possiamo anche estendere il significato agli strani frutti che sta producendo l'ondata xenofoba, razzista, il ritorno delle ideologie nazionalistiche, l'intolleranza causata dalla paura per lo straniero quando la paura dovrebbe  farcela più chi sta facendo affari d'oro con lo sfruttamento incivile dell'immigrazione.

1 commento:

Andrea Mengoli ha detto...

Grazie Uber per lo spunto di riflessione, mai attuale come in questi mesi. Le derive nazionaliste e xenofobe che sono nate recentemente in molti stati della nostra vecchia Europa, devono trovare le nostre coscienze pronte e piene di buon senso. Speriamo che la mobilitazione di uomini di buona volontà sia sufficiente, e che prevalga la voglia di costruire ponti sulla voglia di costruire muri.
AM